Il bosco rinato
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Il giorno 19 marzo 2025 noi, ragazzi della 5EU, accompagnati dal Dirigente scolastico, prof. Cosimo Amato, dal fotografo Paolo Barbuio, dai proff. Michele Giro e Francesca Boschetti, ci siamo recati al Bosco di Bandiziol e Prassaccon di San Stino di Livenza per svolgere l’ultima lezione del corso di fotografia e scattare delle foto per il concorso "Fotografi di classe”.
Qui abbiamo incontrato il prof. Lorenzo Zamborlini, nostro ex Dirigente scolastico che, in quanto progettista del bosco, ci ha raccontato la storia di questa avventura iniziata esattamente trent’anni fa.
La presenza di questi boschi nel territorio è testimoniata già dai primi decenni del Cinquecento, in mappe e documenti dell’epoca, e giunge ininterrotta fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Le piante, poi, poiché gravemente danneggiate, furono abbattute e i terreni trasformati in arativi in seguito dati in affitto.
Nel 1995, all’approssimarsi delle scadenze degli affitti, il Consiglio Comunale di San Stino di Livenza ha approvato un piano di intervento per il ripristino dei boschi, il cui progetto è stato redatto dallo Studio Zamborlini.
Per ricreare un ecosistema ideale con piante del territorio e il più simile possibile a quello preesistente, si sono studiati attentamente altri boschi planiziali (in particolare quelli di Lison e Cessalto), da cui sono stati anche prelevati dei semi poi piantati a San Stino.
Inaugurati nel giugno del 1998, ad oggi i Boschi di Bandiziol e Prassaccon sono la foresta planiziale più estesa del Veneto Orientale (quasi 120 ettari).
Impegnandosi in questo progetto, il Comune di San Stino di Livenza ha dimostrato di aver compreso il ruolo fondamentale che la natura e l’ambiente hanno nello sviluppo di una società e ha messo in evidenza l’importanza della consapevolezza del nostro passato e della sua riscoperta.
Gli studenti della classe 5EU
Il bosco di Bandiziol e Prassaccon
